Cesare

 

Cesare, personaggio cruciale della storia di Roma, protagonista della svolta che dalla lunga crisi della repubblica porta alla formazione del principato, è allo stesso tempo una delle più grandi figure della storiografia latina. Una delle sue più famose opere fu il “De Bello Civili”: l’opera narra la guerra tra Cesare e Pompeo in tre libri, i primi due raccontano gli eventi del 49 a.C., l’ultimo quelli del 48, il terzo libro s’interrompe bruscamente, lasciando incompiuto il racconto della guerra di Alessandria.

Il De Bello Civili è tutto percorso da una satira sobria, ma a tratti graffiante, contro la vecchia classe dirigente romana. Cesare non perde l’occasione per colpire, nella forma di un’analisi apparentemente distaccata, la condotta dei rappresentanti dell’ordine senatorio, suoi avversari. Dietro gli ideali di cui gli optimates si dichiararono portatori non ci sono, in realtà, che meschini interessi personali e basse ambizioni.

La brama di potere, l’avidità di ricchezza sono le cause che determinano la rovinosa sconfitta della parte pompeiana a Farsalo. Cesare rovescia contro i propri avversari politici l’accusa di violazione della legalità, presentandosi a sua volta come uomo della pace, della clemenza, della conciliazione.

 

Farsalo: lo scontro decisivo